Sul territorio italiano grande è il numero di imprese agricole che evidenziano la difficoltà economica di sostenere i danni da avversità atmosferiche. Chi ne risente, però, sono le aziende e le produzioni.
Questo è il motivo per cui è nato il fondo AgriCAT, uno strumento previsto nell’ambito della nuova struttura del sistema di Gestione del Rischio in agricoltura per la PAC 2023-2027.
Un fondo mutualistico nazionale a copertura dei danni alle produzioni vegetali dalle avversità di natura catastrofale (gelo-brina, alluvione, siccità).
Il fondo AgriCAT è stato elaborato per aumentare la platea delle aziende assicurate, favorire lo sviluppo delle polizze assicurative e renderle sostenibili, riequilibrare le sorti tra territori e settori che non si assicurano.
Grazie al fondo AgriCAT, infatti, gli eventi catastrofali saranno pagati a tutti gli agricoltori (attraverso degli indici e dei parametri standard) che percepiscono aiuti diretti e che abbiano subìto danni. Un mezzo di difesa che ottimizza la copertura dai rischi e la gestione dei sinistri, ma soprattutto protegge le aziende agricole.
Il costo di partecipazione per gli agricoltori italiani è coperto per il 70% dal contributo della politica di sviluppo rurale e per il rimanente 30% da un prelievo praticato al momento dell’erogazione dei pagamenti diretti spettanti nell’anno di domanda. In questo modo si cerca di perseguire molteplici obiettivi: garantire una copertura di base a tutti gli agricoltori, per eventi per cui spesso si interviene col fondo di solidarietà nazionale; favorire il raggiungimento di condizioni di equilibrio del sistema delle assicurazioni agevolate; diffondere la conoscenza e l’uso delle pratiche di copertura dei rischi da parte di tutti gli agricoltori, cercando di correggere l’eccessiva concentrazione territoriale.