20 Luglio 2022

L’emergenza climatica e idrica che stiamo vivendo sta colpendo fortemente le produzioni agricole, tra le priorità maggiori vi è quella di salvaguardare le produzioni agricole, non solo per il valore sociale ed economico ma anche per la sicurezza alimentare dei nostri territori. L’Emilia-Romagna è una delle cinque regioni nelle quali si concentra l’80% dei capitali assicurati e le campagne degli ultimi anni sono state purtroppo caratterizzate da un numero molto elevato di fenomeni dannosi per le colture.

Tra le garanzie assicurabili tramite polizze agevolate vi è anche la siccità, che fa parte delle garanzie catastrofali, ossia eventi che dovrebbero presentarsi con bassa frequenza, ma che causano danni gravi alle produzioni.

QUANDO PARLIAMO DI SICCITÀ?

La siccità si verifica quando vi è una straordinaria carenza di precipitazioni, pari ad un terzo rispetto a quelle normali del periodo (questa casistica si sta verificando nella nostra provincia ininterrottamente da novembre 2021). La garanzia si attiva quando le precipitazioni sono molto scarse per i prodotti non irrigui, mentre per i prodotti irrigui si attiva nel caso in cui invasi o bacini artificiali siano esauriti a causa delle precipitazioni insufficienti, oppure nel caso in cui vengano formalizzati e certificati provvedimenti dai Consorzi di bonifica che impediscano prelievi di acqua. Per ottenere un risarcimento la siccità deve causare effetti determinanti sulla fisiologia delle piante assicurate e provocare all’agricoltore una perdita di resa.

La garanzia ha una franchigia pari al 30% e un limite d’indennizzo pari al 50% del valore assicurato, limiti che spesso frenano gli imprenditori agricoli. Il compito di Condifesa Piacenza è quello di illustrare ai soci gli eventuali punti di criticità e le caratteristiche vincenti della garanzia, affiancandoli affinché prendano la scelta migliore per la loro azienda.

ECCO UN ESEMPIO PRATICO:

Con un valore assicurato di € 100.000,00 di pomodoro, il costo totale della polizza si aggirerebbe intorno ai € 1.600, con un costo socio di circa € 500 (il pacchetto delle avversità catastrofali gode infatti di un contributo pubblico fino al 70%). Nel caso in cui si verificasse un danno da siccità al 70%, il risarcimento sarebbe di € 50.000, dal momento in cui il limite d’indennizzo della garanzia è del 50%.

Nonostante le limitazioni della franchigia alta e del massimo indennizzo le polizze agevolate che includevano la garanzia siccità hanno saputo dare una risposta ai danni importanti verificatisi nel nostro territorio, specialmente se parliamo di cereali Autunno-Vernini: i soci che hanno assicurato la siccità hanno ottenuto risarcimenti nella Campagna 2022 ma anche negli anni 2021, 2020 e 2019. Per quanto riguarda pomodoro e altri prodotti, le polizze hanno risarcito gravi perdite di resa avvenute nella campagna assicurativa 2017.

Il nostro Consorzio ha lavorato molto prima dell’avvio della campagna per informare gli agricoltori sulla funzione della garanzia e sta ancora operando per coordinare le attività di perizia e di risarcimento in atto per i soci che hanno scelto la garanzia siccità.

Rileviamo che nel 2022, la sensibilità degli imprenditori agricoli verso la garanzia siccità è aumentata: ad oggi, il 18% circa del valore assicurato è protetto contro la siccità, mentre nel 2021 era il 14%. Per quanto riguarda il prodotto pomodoro, invece, quest’anno il 20% del valore assicurato è protetto contro la siccità contro il 16% della campagna 2021.

Per vedere l’articolo pubblicato sullo Speciale Agricoltura di Libertà, clicca il bottone sotto!

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